atti di nascita Abruzzo Teramo 1813
buonasera a tutti,
scusate la mia domanda che per molti potrebbe sembrare inutile ma ho iniziato da poco e sono molti i dubbi che vorrei chiarire e chiedo aiuto a voi che ne sapete sicuramente piu di me.
Ho incontrato ieri due atti di nascita dove il nome della mamma, ad esempio, è "Angeladea di Serafino" e su un altro atto il dichiarante (il papà) è Ilario di Pietro.
ora, ambedue i cognomi esistono. il mio dubbio però nasce dal fatto che la "d" è scritta minuscolo e che forse potrebbe essere il nome del padre per non confondere con probabili omonimie. Nel documento non ci sono altri dati che potrebbero aiutarmi sul cognome, nemmeno una firma.
potete aiutarmi voi? grazie sempre tantissimo
Miglior Risposta
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Dalle notizie che ci ha scritto sembrerebbe che il famoso "di" sia una denominazione del nome del padre sia per quanto riguarda Angeladea sia per quello di Ilario.
Se puoi ragguagliarci più specificatamente riguardo il numero dell'atto di nascita e della località di riferimento. In questa maniera potremmo essere più sicuri nell'affermazione predetta.
Comunque la ringraziamo per il suo interessamento nella storia familiare che è il dono più prezioso che possiamo fare per i nostri discendenti.
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Risposte
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Grazie. chiedo scusa per il ritardo ma imprevisti mi hanno impedito di collegarmi. una sorella mi ha detto la stessa cosa. a questo punto chiedo cosa fare con l'atto di nascita? posso indicizzare lasciando vuoto il cognome o devo restituire il documento?
mi scuso per l'insistenza ma ho un dubbio, come capire quando il "di" fa parte di un cognome o quanto è una denominazione del padre? lo chiedo perchè sul sito "cognomi italiani" questi cognomi risultano.
chiedo ancora scusa ma sono nuova, tantissime cose non le conosco ho tanti dubbi e ho anche tanta paura di sbagliare. grazie per la testimonianza e per la vostra collaborazione.
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La differenza tra la particella "di" come parte del cognome oppure parte del nome del genitore è molto semplice.
Questa particella come cognome la si può desumere dal contenuto dell'atto, cioè se questa particella viene ripetuta per identificare l'individuo con nome e cognome (per esempio "di Bari"). La può identificare dal nome e cognome sotto il numero dell'atto ed anche all'interno dell'atto, cioè dal cognome dei genitori.
La particella "di" come appartenenza a qualcuno (ad esempio "di Nicola") identifica anche il nome del genitore, e di solito appare nell'interno dell'atto e qualche volta anche all'esterno come nota dell'atto.
Sperando di aver chiarito questo suo dubbio, vi ringraziamo per il suo costante impegno nel lavoro di storia familiare, di cui fa parte anche l'indicizzazione.
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